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Acque di cantiere

La nostra azienda si occuperà volentieri del vostro trattamento acque di cantiere, all’estendo un impianto temporaneo ideale ai vostri bisogni e dimensionato in base alla portata dell’acqua da trattare. Non esitate a contattarci per un’offerta.

Durante le attività edilizie, come possono essere degli scavi, la demolizione di un edificio o la costruzione di una galleria, vengono prodotte acque inquinate, provenienti sia direttamente dall’attività edile (es. pulizia di superfici o macchinari, raffreddamento dei macchinari, … ) sia da acque meteoriche che si caricano di sostanze inquinanti (es. dilavamento della pioggia di elementi in calcestruzzo). Queste acque, dette di cantiere, non possono essere disperse o immesse nell’ambiente, ma a dipendenza dell’attività svolta sul sito, devo subire un pre-trattamento per poi essere convogliate o nelle canalizzazioni o in un recettore naturale, se depurate completamente e conformemente ai limiti di legge. 

 

I parametri che in genere vengono alterati sono i seguenti:

  • Il pH

  • I solidi sospesi e la trasparenza

  • La temperatura

  • Il contenuto di idrocarburi

  • La presenza di cromo esavalente 

  • Nitrati, nitriti e ammonio

  • Presenza di metalli pesanti (zinco e rame) e alcuni sali (cloruri, nitrati e solfati)

 

I valori limite ai quali bisogna sottostare sono dati dall’Ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc). Le esigenze generali sono elencate nella tabella 1. I valori si distinguono per l’acqua immessa nella canalizzazione pubblica o in un ricettore naturale, per quest’ultimo i limiti sono più severi. 

Tabella 1:Parametri e limiti da rispettare durante il trattamento acque di cantiere. 

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 • Alterazione del pH: le acque alcaline dovute alla lavorazione del calcestruzzo e resti cementizi vengono trattate tramite neutralizzazione, generalmente con l’utilizzo di CO2. L’anidride carbonica viene iniettate dal fondo della vasca con un sistema di dosaggio del gas e una volta disciolta in acqua permette l’abbassamento del pH entro limiti di norma. 

L’utilizzo di acidi forti come HCl o H2SO4 è sempre meno in uso, per i rischi di gestione, sovradosaggio e calcificazione. Al contrario l’utilizzo di CO2 è più semplice e sicuro, non è corrosivo e non si incorre in rischi di sovradosaggio. 

 

 • Presenza di solidi sospesi e torbidità: le acque che presentano un elevato tenore di solidi sospesi (SS) e poca trasparenza vengono trattate prima con una fase di decantazione e in seguito di sedimentazione con l’aiuto di flocculanti come il policloruro d’alluminio. 

 

 • Abbattimento degli idrocarburi: gli idrocarburi nelle acque di scarto vengono eliminati con l’utilizzo di vasche di separazione. Il loro funzionamento è prettamente fisico, tramite il processo di flottazione, gli idrocarburi e gli oli, per la loro minor densità flottano in superficie, mentre l’acqua reflua resta sul fondo. È spesso accoppiato a un disabbiatore. 

 

 • Nitriti: la presenza di nitriti, ad esempio dovuta all’uso di esplosivo, come per l’estrazione sotterranea, è eliminata tramite ozono (O3), acqua ossigenata (H2O2) o ipoclorito di sodio (NaClO), che agiscono come agenti ossidanti. L’utilizzo di queste sostanze produce però dei composti organici alogenati assorbibili (AOX), che devono pertanto essere eliminati con un passaggio ulteriore per adsorbimento su carboni attivi. 

 

 • L’aumento di temperatura: se l’acqua presenta una temperatura troppo elevata può ad esempio perturbare un corso d’acqua. L’utilizzo di torri di raffreddamento permette la diminuzione della sua temperatura, semplicemente sfruttando lo scambio acqua-aria. 

 

 • Presenza di radon: se nel suolo trattato c’è la presenza di gas radon, l’utilizzo di un degassificatore a gorgogliatore (elio o azoto) ne permette la rimozione dall’acqua. 

 

Esempio di trattamento acque di cantiere semplice, per la costruzione di un edificio: 

  1. Chiaroflocculazione: decantazione e sedimentazione con l’aiuto di polimeri flocculanti. Per il trattamento della torbidità. 

  2. Neutralizzazione: aggiunta di gas CO2 per l’abbassamento del pH di acque alcaline.

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Figura 1: Schema di processo della fase di chiaroflocculazione. 

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Figura 2: Schema di processo della fase di neutralizzazione. 

Spesso le due fasi avvengono in una medesima vasca con due compartimenti separati (figura 3 e 4). 

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Figura 3: Sezione laterale della vasca con le due fasi di trattamento. 

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Figura 4: Vista dall'alto della vasca con le due fasi di trattamento separate.

Esempio di trattamento delle acque di cantiere più complesso, per un’attività di traforo di una galleria:

  1. Grigliatura

  2. Disoleatura

  3. Neutralizzazione con anidride carbonica

  4. Flocculazione

  5. Sedimentazione

  6. Ossidazione dei nitriti con ipoclorito di sodio

  7. Filtrazione su sabbia

  8. Adsorbimento su carboni attivi 

  9. Disidratazione dei fanghi residui con filtropressa

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Figura 5: Tappe del trattamento acque per lo scavo di una galleria. 

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